La storia degli uomini è scritta sui loro volti - seconda parte

La storia degli uomini è scritta sui loro volti - seconda parte Qual è il vero significato della barba? E quali implicazioni sociali hanno avuto barba e rasatura nei secoli?

Nella prima parte di questo articolo abbiamo iniziato ad esaminare la storia della barba.

Esistevano uomini delle caverne che si radevano con la selce? Probabilmente! La rasatura era antecedente ad Alessandro, ma lui ha stabilito la norma per tutta la civiltà occidentale. Le civiltà precedenti, in particolare gli egiziani, erano grandi amanti della rasatura. Tutti i nobili egizi non solo rasavano i loro volti, ma anche le loro teste. E poi portavano parrucche. Più o meno come nel XVIII secolo.Le popolazioni della Mesopotamia antica, in particolare i Sumeri, hanno attraversato molti secoli di rasatura. L'ispirazione principale sembra essere che i sacerdoti siano stati i primi a radersi la barba, da qui una associazione con la santità e la pulizia, e l’idea di essere in questo modo pronti a presentarsi agli dei.

A quando risale dunque la rasatura?

La rasatura risale quindi agli inizi della civiltà, il che significa l'inizio di documenti storici. Quindi potrebbe essere che gli uomini delle caverne fossero davvero rasati, magari legati a una ragione rituale, ma noi non lo sappiamo. Nel caso del giudaismo, ci sono i regolamenti nel libro del Levitico e qualcosa di simile è presente anche nel Corano per indicare l'adeguata gestione di peli sul viso. Aspetti religiosi e rituali, vanno in contrapposizione alla rimozione dei capelli come una sorta di purificazione, la rimozione del sé animale. Simile a quello che Alessandro stava facendo cercando di elevare la virilità e la personalità a un piano superiore.

Qual è il vero significato della barba?

La mia conclusione è che questi quattro movimenti di barba, non fossero un allontanamento dagli aspetti animaleschi, bensí un tentativo di riorientare la virilità verso la natura, o al naturale. Per esempio, è molto esplicito nel primo movimento della barba, perché Adriano stava seguendo gli insegnamenti della filosofia stoica. Gli stoici erano esplicitamente a favore della barba perché seguivano le leggi della natura. La chiave per la saggezza era veramente capire e seguire le regole della natura. Così Adriano pensava \"ho intenzione di essere un imperatore saggio, e ho intenzione di essere saggio perché seguo le regole della natura\". E si fece crescere la barba, e tutti seguirono il suo esempio. Quello che mi incuriosisce è perché la rasatura, in primo luogo? La gente parla di barbe come se fosse una decisione attiva che un uomo fa. \"Perché hai la barba?\" Mi sembra invece strano non avere la barba. Noi trattiamo la rasatura come la normalità, come se non fosse una decisione. Ma naturalmente si tratta di una decisione. Alessandro Magno ha preso la decisione e l’ha stabilita come una forma superiore di virilità a cui gli uomini possono aspirare. Ti fai la barba e ti fa sembrare più giovane, più vitale, energico. Gli atleti, almeno in passato, non solo hanno iniziato a radere i loro volti, ma tutti i peli sul corpo e, per mostrare i muscoli, ma anche per sembrare giovani. La rasatura sembra così suggerire che sei una persona raffinata e colta, che ha trasceso il proprio aspetto naturale di origine animale, diventando una sorta di uomo di livello superiore, nel senso di essere civile.

Barba e rasatura nella società

Una cosa interessante sta anche nella differenziazione delle classi sociali. Ad esempio, nel XIX secolo, gli uomini di tutte le classi sociali, rurali e urbane, hanno adottato la barba. Quando è arrivato il XX secolo, gli uomini ricchi potevano avere un lavoro migliore, così da poter essere sempre puliti e rasati di fresco e un miglior taglio di capelli, mentre gli uomini di lavoro non riuscivano a mantenere la barba o i capelli altrettanto bene. Penso che siamo in un momento, ancora una volta, dove gli uomini stanno ripensando cosa vuol dire essere un uomo, e come a rappresentare se stessi. E, naturalmente, la nostra società è molto più divisa da quella del passato. Non abbiamo una sola autorità culturale come un re o imperatore, non c'è nessuno che definisce la mascolinità per tutti. Questo significa che esiste una vasta gamma di approcci diversi.

Ma io credo che gli uomini dovrebbero prendere in considerazione la possibilità dei peli sul volto come un modo di pensare la natura della virilità come un orientamento, di nuovo, verso il naturale. Almeno come punto di partenza per l'idea di ciò che è un uomo. Soprattutto quando così tante persone la stanno mettendo in discussione. Parliamo così del concetto di autonomia, la libertà di prendere decisioni per se stessi. Uno dei modi per dimostrare la propria scelta personale è quello di avere un po' di peli sul viso, e si allontana dalle aspettative dei più anziani e di quelle aziendali. Le persone che coltivano la barba sono le persone che possono, perché ci sono ancora un sacco di regole e restrizioni che limitano la barba. Infine le donne non hanno un gusto univoco, c’e a chi piace e chi non piace la barba. Se le idee si fossero affinate nel corso dei secoli di evoluzione probabilmente avremmo già risolto con uno stile più o meno glabro.

Forse è proprio questa eterna indecisione che ci permette oggi di avere la barba.

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